Assogasmetano, insieme alle associazioni del settore carburanti e automotive ha sottoscritto lo scorso 29 marzo, il “Manifesto per una mobilità sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale, da perseguire con una giusta e razionale transizione nell’ottica della neutralità tecnologica.”
All’iniziativa promossa dalla Regione Lombardia, è stata presentata dal governatore lombardo Attilio Fontana e dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi con la partecipazione di Cluster lombardo mobilità, Cluster aerospazio Lombardia, Unione energie per la mobilità, Assopetroli-Assoenergia, Assogasliquidi-Federchimica, Federmetano, Anfia, Confindustria energia ed Eni.
Nel corso dell’incontro, che ha visto l’intervento anche del presidente di Assogasmetano, Merigo Flavio, sono stati analizzati obiettivi e impatti della transizione ecologica, approfondendo gli elevati rischi e costi per un perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale avulso dal contesto economico e sociale di riferimento, individuando, nella neutralità tecnologica il principio che attribuisce pari dignità e sostegno a tutte le trazioni compresi i motori endotermici evoluti e/o alimentati con carburanti a basso contenuto di carbonio, prodotti da scarti o rifiuti, e motori elettrici e che dovrà pragmaticamente e gradualmente accompagnare a tutti i livelli il processo di trasformazione.
Un documento, condiviso da tutti gli attori del sistema coinvolti, redatto non tanto per mettere in discussione gli obiettivi ambientali già fissati, quanto per presentare “una sfida di rilancio rispetto alle opportunità della transizione – spiega l’assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi – che possiamo e vogliamo cogliere”.
Tutte le proposte si fondano sul principio della neutralità tecnologica.
Innanzitutto l’adesione convinta agli obiettivi di miglioramento climatico, purché condivisi e in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, evitando però “azioni non necessarie” e soprattutto “potenzialmente pericolose”.
E poi la conseguente rimodulazione del pacchetto climatico della Commissione europea, nei contenuti e nelle tempistiche, con la definizione di un quadro normativo “inclusivo, stabile e neutrale”, derivante da una strategia di decarbonizzazione aperta al mantenimento dei motori esistenti, come gli Euro 7, e alla valorizzazione delle nuove soluzioni. L’idea, inoltre, è quella di introdurre un traguardo intermedio al 2030 per valutare l’evoluzioni delle tecnologie disponibili, con una focalizzazione nella definizione delle policy sui vettori energetici alternativi.
“Lo presenteremo al governo e sarà la posizione della Regione su queste tematiche. Sano pragmatismo, senza mettere in discussione gli obiettivi”, continua Guidesi. Perché sulla transizione ecologica “siamo in grado di raggiungere i traguardi imposti– aggiunge l’assessore – ma chiediamo di farlo nel pieno rispetto della neutralità tecnologica e di qualsiasi logica concorrenziale dei mercati”.
Per il presidente lombardo Attilio Fontana quello presentato oggi è un documento “importante nei contenuti e nel merito e che coinvolge tutti gli interpreti di queste filiere”. Insomma, “tutti vogliamo andare verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile – chiude Fontana – ma lasciateci provare a trovare una strada alternativa. Si possono raggiungere gli stessi obiettivi anche salvaguardando la filiera dell’automotive e le attività relative, che per noi sono molto importanti”.
E comunque, secondo gli aderenti al manifesto, anche il recupero di un maggior grado di sicurezza e indipendenza energetica salvaguarderebbe inoltre il settore della raffinazione e della distribuzione dei carburanti, con programmi di sostegno alla riconversione e l’auspicio che siano ripresi anche a livello nazionale.