Monica Dall’Olio, Direttrice della rivista Ecomobile, intervista il Presidente di Assogasmetano, l’Ing. Flavio Merigo, per fare il punto sulle attività associative e sul gas naturale, dopo la prematura scomparsa di Paolo Vettori, storica figura del settore del gas naturale.
E’ appena stato eletto presidente di Assogasmetano. Quali sono i programmi e gli obiettivi dell’associazione per il prossimo futuro?
Con il Consiglio Direttivo abbiamo delineato un programma molto consistente di attività che è una diretta conseguenza degli obiettivi che ci siamo posti per il breve-medio periodo. Per quanto attiene gli obiettivi, innanzi tutto una stretta collaborazione con il settore industriale, gli Enti Energetici ed un efficace dialogo con le istituzioni allo scopo di “difendere” il settore da attacchi sconsiderati ed immotivati. Inoltre un’azione di innovazione e di semplificazione delle procedure per quanto riguarda il ricollaudo delle bombole ed il collaudo dei veicoli in seguito all’installazione dei sistemi di alimentazione a metano o di sostituzioni di parti del sistema. Per ottenere tutto questo abbiamo già intrapreso una consistente collaborazione con NGV System Italy e con il comparto officine di installazione di impianti GPL e metano di Confartigianato. Infine volgiamo promuovere un’intensa campagna di sviluppo del self-service, in collaborazione con tutte le associazioni di categoria oltre ad una maggiore collaborazione con i costruttori di veicoli e dei sistemi di adattamento.
Raccoglie un testimone importante, andando a rivestire la carica che è stata per anni di Paolo Vettori. Cosa le ha lasciato?
E’ stato insieme un maestro ed un amico. Ho cominciato a muovere i primi passi in questo settore grazie a Lui. A quel tempo ero un giovane ingegnere che lavorava come ricercatore in Università. Vettori, che è sempre stato lungimirante, aveva commissionato uno studio di fattibilità per l’introduzione del metano nel trasporto pubblico urbano. Se ci sono tanti mezzi pubblici alimentati a metano, lo si deve un pò anche a quel lavoro. Da qui sono partito ed ho avuto il privilegio e la fortuna di seguire Paolo in giro per il mondo, essere testimone della nascita delle più importanti associazioni Europee e Mondiali ed imparare da Lui, che negli anni ’80 era riconosciuto in tutto il mondo come il riferimento del settore, quali fossero le necessità, le aspettative, gli strumenti disponibili e gli attori in grado di assicurare lo sviluppo del settore
Il gas naturale è al centro delle strategie energetiche, quali potranno essere gli sviluppi?
Con buona pace dei detrattori, credo non vi sia dubbio alcuno che il Natural Gas (la cui componente principale è il metano) abbia delle valenze indiscutibili. È largamente diffuso in natura, è l’idrocarburo con la molecola più semplice e con il maggior rapporto idrogeno/carbonio, può essere usato sia in forma gassosa che liquida e con il BIOMETANO può diventare una fonte di energia rinnovabile. Il Gas Naturale, sia come GNC (Gas Naturale Compresso) che GNL (Gas Naturale Liquefatto) ha registrato in Italia ed in tutto il mondo un incremento esponenziale ed il GNL sta sempre più diventando un carburante di riferimento per il trasporto pesante (come mostrato nel grafico) e per il settore marittimo. Ciò è dovuto ad un processo di miglioramento costante negli ultimi anni, in termini di efficienza nei consumi, di autonomia di abbattimento delle emissioni, di miglioramento degli standard di sicurezza e dei tempi di rifornimento. Il GNC ed il GNL e l’uso sempre più massiccio del biometano sono, quindi, un indispensabile pilastro per la sostenibilità del sistema dei trasporti e per la definizione di una strategia energetica neutrale.
Il Biometano grande opportunità. Cosa ne pensa?
Dal punto di vista ambientale, recenti studi hanno dimostrato che basta il 28 % di biometano per eguagliare le emissioni totali di un veicolo elettrico con l’elettricità prodotta secondo il mix Italiano. Sotto questo punto di vista, dunque, per la risoluzione dei problemi legati all’inquinamento, il biometano deve essere considerato come una enorme risorsa ed un assoluto punto di riferimento. Va poi sottolineato che, grazie allo sviluppo della rete distributiva del nostro Paese ed all’attenzione che da 80 anni viene posta all’uso del metano in autotrazione, nel breve periodo saranno disponibili anche impianti in grado di erogare direttamente Biometano sia in fase liquida che gassosa. Sono già stati progettati 20 impianti di liquefazione del Biometano (fonte CIB) in parte già in fase costruttiva, che possono contribuire all’incremento della sicurezza energetica nazionale. I 20 impianti BIO-GNL produrranno carburante a partire da scarti agricoli, reflui animali e colture di secondo raccolto. Con una capacità produttiva da 3 a 20 tonnellate al giorno per singola struttura.
Il gas naturale ha molti sostenitori ma anche dei detrattori. Ha un messaggio per loro?
I detrattori stanno solo da una parte che si identifica con quella che cerca di imporre i veicoli a “zero emissioni”. Detto che il veicolo zero emissioni non esiste perché prima di tutto non esiste alcuna attività antropica a zero emissioni, va anche detto che l’energia per muovere questi veicoli deve essere prodotta da qualche altra parte (a volte anche bruciando carbone!) e poi che freni e pneumatici sono gli stessi dei veicoli alimentati a gas naturale per la produzione di particolato (con il vantaggio per i veicoli alimentati a gas naturale sono più leggeri non dovendo trasportare quintali di batterie). Credo poi che vi sia un errore di fondo ed una distorsione del concetto di sostenibilità se si assume come modello di mobilità sostenibile solo quella alimentata dall’elettricità. Il biometano è una risorsa estremamente interessante e strategica per il nostro Paese (come evidenziato in figura a lato), essendo l’Italia il terzo produttore al mondo di biogas (da cui si ottiene, per raffinazione, il biometano) che potrebbe coprire, nel 2030, il 40% di tutto il fabbisogno energetico della mobilità nazionale. È una fonte rinnovabile, mantiene le ottime caratteristiche fisiche del carburante metano e non necessita di alcun intervento per essere utilizzato nei motori attualmente in uso. E’ un utile strumento per offrire al mercato diverse soluzioni tecnologiche capaci di abbattere totalmente la dipendenza di almeno una parte del settore trasporti dai prodotti derivati del petrolio potrebbe essere rappresenta proprio dal retrofit dei veicoli appartenenti a classi di emissioni ad alto impatto.) L’Italia può contare sull’indubbio vantaggio di una diffusa rete di punti di rifornimento sia di gas compresso che liquefatto oltre alla possibilità d’uso del biometano (di cui si è precedentemente detto) e quindi su scelte efficaci per diversificare la politica energetica.
Rassegna Stampa:
Rivista Ecomobile: Assogasmetano, Flavio Merigo nuovo Presidente