Assogasmetano il 10 Maggio scorso ha presenziato al workshop organizzato da Gse e Ministero dello Sviluppo Economico per illustrare il nuovo decreto per l’incentivazione del biometano. Sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni e operatori.
L’Ing. Dialuce del MiSE ha sottolineato che il sistema di incentivazione è slegato da oneri in bolletta e permette un ampio raggio di azione, prevede dei target crescenti di incentivazione (188 milioni di metri cubi per il 2018), fino a coprire l’intero consumo di metano per autotrazione – ad oggi 1,1 miliardi di metri cubi – a seconda dell’evoluzione del mercato. Ha anche ribadito che il decreto è stato immaginato anche per lo sviluppo della distribuzione di metano per autotrazione, sottolineando la necessità di adeguate politiche commerciali da parte delle case automobilistiche, per lo sviluppo di veicoli a metano/biometano. Dialuce ha anche rivendicato il primato italiano che ha fissato target molto più elevati rispetto agli altri stati europei, in forza di “una rete del gas tra le più sviluppate, un buon numero di stazioni di rifornimento e di auto a metano e una presenza rilevante di impianti a biogas”.
Nel corso della successiva tavola rotonda sono intervenuti Paolo Mosa, Chief Commercial, Regolation & Developement di Snam, che ha esaltato la potenzialità delle infrastrutture di trasporto e rifornimento del metano, già pronte per sopportare un aumento di consumo di metano, con un riferimento alle differenze con la mobilità elettrica, le cui reti non sembrano adeguate e necessitano di investimenti significativi a supporto della ipotizzata crescita della domanda.
Da segnalare l’intervento di Luca Lanzalone, Presidente di Acea, che ha espresso dubbi su alcune misure relative all’elettrificazione della mobilità nei grandi centri urbani nei quali esiste un enorme problema sulle infrastrutture di ricarica affermando che non basta installare la colonnina e collegarla alla rete di distribuzione, se questa non è in grado di alimentarla, pena la messa al buio di interi quartieri, confermando i dubbi espressi dal rappresentante di Snam sulla capacità del sistema elettrico di sostenere la nuova domanda di energia proveniente dall’utilizzo diffuso delle auto elettriche. Alla luce di questo, l’utilizzo del biometano diventa estremamente rilevante.